Venite a scoprire le meravigliose e dolci colline della Valconca, ricche di borghi caratteristici e castelli medievali, testimonianze di un’antica quanto affascinante storia fatta di scontri tra le antiche e potenti signorie dei Malatesta di Rimini e dei Montefeltro di Urbino, che più di ogni altra hanno determinato l’identità del territorio nei suoi confini amministrativi, tradizioni e dialetti. Lasciatevi incantare dalla pace del mondo agreste e dal suo patrimonio storico e culturale, ancora molto presenti in questi territori ricchi di estesi campi coltivati dalla sapiente mano dell’uomo che sanno donare, come meritato frutto del duro lavoro, i prodotti che ritroverete nella tipica cucina romagnola che le numerose trattorie sanno proporre con grande competenza e professionalità.

I percorsi proposti toccano alcuni tra i più caratteristici borghi della vallata, ognuno dei quali rappresenterebbe da solo motivo di interesse turistico, snodandosi tra coltivi, verdi colline o vecchie vie ormai poco più che mulattiere, in un ambiente molto suggestivo.

Il torrente Conca, cuore pulsante di queste terre, nasce a circa 1400 m s.l.m. sul Monte Carpegna, all’interno della parte marchigiana del Parco Interregionale del Sasso Simone e Simoncello. Scende dapprima in un ambiente montano dai caratteri tipici dell’Appennino, costituito perciò prevalentemente da boschi e pascoli. Seguendo il suo corso, che ha termine nella costa tra Misano Adriatico e Cattolica, il territorio si addolcisce di colline con profili molto morbidi, a causa della malleabile argilla che le costituisce, alle quali di tanto in tanto si alternano i più aspri calanchi, vere e proprie fenditure nel terreno, che arricchiscono maggiormente la varietà del paesaggio sia nelle forme che nei colori. La natura ancora selvatica convive armoniosamente con l’agricoltura e cominciano le tipiche coltivazioni collinari che riforniscono di prodotti di alta qualità la costa romagnola e non solo.

I borghi e i castelli non sono posti su rupi calcaree a strapiombo, come invece è frequente vedere in Valmarecchia. Qui sono invece costruiti sulla sommità di tali dolci colline, in posizioni panoramiche dalle quali si ergevano a difesa e guardia del paese che, dentro o appena fuori le mura del castello, conservava la vita prevalentemente agreste di un tempo. Dai borghi edificati sui promontori più elevati si può vedere il mare, ormai vicino.

Ricordiamo infine una leggenda che vuole il poeta Dante Alighieri passare per la Valconca nella sua fuga da Firenze a Ravenna e trovare rifugio nelle grotte di Onferno (note un tempo col nome di Inferno), dalle quali avrebbe tratto ispirazione per la scrittura della sua Commedia.

PERCORSI IN VALCONCA E DINTORNI

½G : escursione da mezza giornata.
1G : escursione da giornata intera.

B1. Verso la Riserva Naturale di Onferno (½G) – fenomeni carsici e boschi relitti passando per coltivi, carrarecce e sterrati immersi nel verde .

B2. Alla scoperta della Fonte di Priapo (1G) – dalla fonte della virilità in Val di Teva allo splendido borgo di Monte Cerignone passando per anfiteatri calanchivi, prati e pascoli di grande bellezza.

B3. Le tre “M” della Valconca (1G) – passeggiando per le colline romagnole fra tre borghi medioevali della Valconca di grandissima bellezza e suggestione.

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