Il Parco del Monte Cucco è compreso all’interno del confine nord orientale della Regione Umbria.
Il paesaggio è costituito da una grande varietà di ambienti: dolci e morbidi pendii con conche e verdi valli dalla morfologia molto movimentata con guglie, pinnacoli e terrazzamenti, fenomeni carsici imponenti con canaloni, gole e grotte e forre millenarie rendono il territorio aspro e suggestivo. Il tutto è impreziosito dalla presenza di piccoli borghi, nei quali il tempo sembra essersi fermato, in cui le attività umane per nulla invasive sono indirizzate principalmente alla conduzione dei boschi, alla gestione dei pascoli e all’agricoltura non intensiva, nonché a pratiche artigianali e manifatturiere di piccole dimensioni. L’atmosfera di queste zone è talmente raccolta e piacevole che non poteva non attirare chi fa del ritiro una missione di vita. Il suggestivo e bellissimo Eremo camaldolese di San Girolamo suggella, con la sua mole incastonata nella roccia, l’eterno legame tra uomo e Dio, tra uomo e Natura.
In questo ambiente naturale si alternano superbi boschi di faggi secolari dall’altissimo fusto e di lecci che dominano rupi e pareti calcaree. Il Parco ospita anche una delle faggete più antiche d’Italia, la “Madre dei Faggi”, con piante di dimensioni veramente maestose. Alcuni studi sembrano confermare confermare che in questo sito si siano conservati elementi di vegetazione montana appartenenti ad un lontanissimo passato, preistorico. Lo spettacolo della faggeta secolare è davvero unico; sotto le chiome dei faggi la luce penetra non abbondantemente ed in posizioni differenti, sfavorendo quindi la crescita di grossi arbusti e favorendo invece la crescita di molte erbe tra cui tanti piccoli fiori che nella bella stagione colorano il sottobosco con cromatismi incantevoli. Sulle sommità più elevate i boschi lasciano lo spazio a vasti prati che accolgono una grande varietà di fiori, arbusti e le dolcissime fragoline selvatiche.

Non solo la flora ma anche la fauna del Parco rappresenta un indice di biodiversità notevole. Si richiama sommariamente la presenza degli animali più interessanti per l’escursionista quali lupo, daino, cinghiale, volpe, istrice, lepre, tasso, faina, donnola, scoiattolo, ghiro, moscardino e tanti uccelli compresa l’aquila reale, il gufo reale e il falco pellegrino.

Importante sottolineare che il Parco ospita uno dei fenomeni carsici più imponenti d’Italia, con un sistema sotterraneo esteso per oltre 30 km, acque sotterranee e risorgive che alimentano acquedotti civili e fonti minerali. La purezza delle acque è indicata anche dalla presenza di due specie animali sensibilissime all’inquinamento quali il gambero di fiume e il tricottero troglofilo. Alcune grotte sono liberamente accessibili nel primo tratto anche senza attrezzatura specifica.

Da non dimenticare inoltre che il Monte Cucco è una delle poche zone appenniniche che ad alte quote possiede un corso d’acqua perenne, il Rio Freddo, che con la sua forra, la cui profondità può raggiungere anche i 200 metri, segna profondamente il versante orientale della catena, con profonde gole, cascate, rapide e meandri strettissimi. Per visitare la forra dall’interno, col suo paesaggio primordiale, si richiede però una preparazione ed un’attrezzatura specifica e ciò è possibile affidandosi a guide esperte in “torrentismo”.

PERCORSI NEL PARCO DEL MONTE CUCCO

½G : escursione da mezza giornata.
1G : escursione da giornata intera.

I1. All’eremo di San Girolamo (1G) – un tuffo nella natura e nel passato passando per due splendidi borghi medioevali.

I2. La valle delle prigioni (1G) – uno dei classici percorsi dell’Appennino umbro-marchigiano si snoda ad anello tra borghi medioevali, una dorsale e una rigogliosissima valle.

I3. …e mò me te Cucco (1G) – affascinante escursione alla conquista della vetta.

I4. Intorno alla vetta (1G) – bel percorso ad anello intorno al Monte Cucco, ricco di scorci panoramici.

I5. La valle del Rio Freddo (1G) – una delle zone di maggior pregio naturalistico di tutto il Parco nonché una delle forre più belle e suggestive d’Italia.

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