Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, compreso tra la Romagna e la Toscana, eccelle come una delle aree forestali più antiche e pregiate d’Europa. L’area protetta, che può essere visitata con piacevoli escursioni sia a piedi che in mountain bike, è quasi interamente coperta da foreste imponenti, ricche di boschi misti, al punto che lo si potrebbe attraversare da una parte all’altra senza mai uscire dal rigoglioso manto verde che lo avvolge.
Il cuore del Parco è costituito dalle Foreste Demaniali Casentinesi, foreste storiche che, avendo goduto per lungo tempo di un regime di protezione e di una corretta gestione forestale, presentano oggi un grandissimo valore naturalistico.
All’interno si trova una perla di grandissimo pregio, la Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino, istituita nel 1959. Tale riserva è quanto oggi di più vicino possiamo immaginare al bosco selvaggio, evoluto senza alcun intervento umano. Le ripide pendenze, i numerosi affioramenti rocciosi e la mancanza di vie d’accesso hanno reso difatti nei secoli difficile la penetrazione dell’uomo e hanno quindi permesso al bosco di rimanere nella condizione più prossima alla massima naturalità. Un luogo così importante quindi che lo si è voluto salvaguardare con l’istituzione della prima Riserva Naturale Integrale in Italia, imponendo a chiunque il divieto di accesso e di ogni forma di intervento.

All’interno del Parco è compreso il Monte Falterona (1654 m), che insieme al monte Falco (1658 m) rappresentano le vette più alte dell’Appennino tosco-romagnolo, le cui cime sono coperte da mirtilli che nella stagione estiva offrono i loro frutti per fornire l’escursionista dell’energia necessaria per il ritorno.

I boschi del Parco sono quasi tutti ad alto fusto e rappresentano vere e proprie cattedrali naturali in cui la pace e l’incanto regnano sovrani, talvolta rotti dall’improvvisa comparsa dei molti animali selvaggi che qui vivono.
Ricchissima infatti è la fauna del Parco, tra cui spicca la più numerosa popolazione di lupo dell’Appennino settentrionale, nonché la presenza di ben cinque specie di ungulati: cinghiale, capriolo, cervo, daino e muflone.

La bellezza e la magnificenza di questi boschi ispirano alla meditazione e alla contemplazione, motivi che probabilmente spinsero secoli fa San Romualdo e San Francesco a fondare proprio qui due importantissimi centri religiosi, rispettivamente l’Eremo di Camaldoli e il Santuario della Verna, due poli di grande fascino ed importanza spirituale.

Il territorio presenta anche numerosi nuclei abitati ricchi di storia e di testimonianze artistiche e architettoniche. Tali borghi, che si offrono al visitatore in una meravigliosa cornice naturale ricca di flora e di fauna, richiamano le immagini di una società ormai perduta, quella che abitava la montagna fino alla metà del secolo scorso, e che traeva da essa a fatica quanto le necessitava per vivere. Questo è il motivo della presenza dei numerosi ruderi e nuclei abitativi abbandonati presenti nel territorio.

PERCORSI NEL PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA E CAMPIGNA

½G : escursione da mezza giornata.
1G : escursione da giornata intera.

E1. Nelle sacre foreste camaldolesi (1G) tra i maestosi abeti e i vastissimi panorami che spinsero al ritiro spirituale i primi eremiti 1000 anni or sono.

E2. San Benedetto in Alpe, l’Acquacheta e Bocconi (1G) – tra le più classiche, ricche e belle passeggiate del Parco, in cui l’acqua, con le sue danze, i suoi giochi e le sue pozze balneabili, la fa da protagonista.

E3. Da Castagno d’Andrea ai prati della Burraia (1G) – impegnativa ma bellissima escursione che collega punti mirabili dell’appennino tosco-romagnolo tra cui la vetta più alta della Romagna, la sorgente dell’Arno e un importantissimo sito archeologico all’interno di specchio d’acqua immerso nella foresta.

E4. Premilcuore e i quattro elementi (1G) interessante e divertente escursione che collega ad un corto trekking in natura, una visita ad un vecchio mulino ancora in funzione e diverse soste in caratteristici e incantevoli punti del torrente Rabbi in cui ci fermeremo a prendere il sole e fare bagni e tuffi.

E5. Il santuario della Verna (1G) – la sacralità della selva e un panorama mozzafiato in un percorso ad anello intorno al sacro monte sul quale San Francesco 800 anni or sono si ritirò e ricevette le stigmate.

E6. San Paolo in Alpe. I ruderi raccontano (1G) – valli, panorami e la storia di un paese incastonato in mezzo ai monti, travolto dalla seconda guerra mondiale.

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